In questa rubrica tratteremo settimanalmente di argomenti correlati al mondo fitness e palestra con i nostri consulenti medici che, oltre al sottoscritto si alterneranno nella stesura di questi articoli.

Nello specifico scriveranno per noi :
– dott. Giuseppe Diaferia (cardiologo)
– dott. Lucia Palmieri (biologa-nutrizionista)
– dott. Federico Quinto (fisiatra)
– dott. Savino Arbore (chirurgo plastico)
– dott. Daniela Mastromauro (psicologa)
– dott. Alessandro Cialdella (osteopata)

questi stimati professionisti hanno un rapporto di collaborazione con LIFE CLUB per offrire ai nostri iscritti consulenze specifiche nella loro materia di competenza.

“Vorrei fare tanti addominali perchè devo perdere la pancia”. E’ una delle richieste più comuni che riceviamo il primo giorno in palestra e poi magari la stessa persona ci dice anche “però vorrei fare esercizi per i bicipiti perchè voglio aumentare il volume delle braccia”.

Decisamente qualcosa non quadra , infatti se, come è vero , tanto gli addominali quanto i bicipiti sono muscoli scheletrici , perchè il fare tanti esercizi di addome indurrebbe una riduzione della pancia e invece per le braccia varrebbe il contrario?. E’ chiaro che il dimagrimento passa per un concetto piu’ ampio legato alla perdita di peso generalizzata che si ottiene con una dieta equilibrata ipocalorica ed una regolare attività motoria piuttosto che con esercizi miracolosi .

L’esercizio addominale , quello fatto bene, contribuisce sicuramente alla tonificazione, sicuramente a una migliore vascolarizzazione della zona , induce un rassettamento dei tessuti dovuto alla tonicità del muscolo acquisita, ma non induce , certo , un dimagrimento localizzato , argomento sul quale gli studiosi del settore hanno ancora opinioni controverse. Anzi bisogna considerare che un eccesso di esercizi sulla parete addominale , ne può indurre una ipertrofia e quindi una prominenza della stessa . E’ chiaro che il numero di ripetizioni o esercizi è strettamente correlato alla condizione fisica del soggetto in maniera da dargli un’intensità correlata e crescente rispetto a quella che è la sua condizione di partenza e procedere via via cosi’ innalzandola gradualmente. Quindi meditate gente, meditate.