La cura dell’alimentazione è un fattore importante, che influisce in particolar modo su qualsiasi prestazione sportiva : infatti un buon rendimento atletico è legato sempre al mantenimento di una dieta bilanciata.
Nonostante si riconosca il comportamento alimentare come un elemento basilare per la pratica sportiva, è spesso trascurato da atleti ed allenatori ; il raggiungimento del risultato sportivo, la ricerca di peso e di forma ottimali, possono determinare comportamenti ed abitudini alimentari non sempre corretti da parte di atleti, soprattutto giovani e adolescenti.
Un aspetto da valutare è quanto la pratica di un certo tipo di sport possa causare l’insorgenza di disordini alimentari da parte di atleti. La componente estetica, il raggiungimento di peso ideale sono motivi per cui gli studi su questo tema si sono concentrati in particolare su alcune discipline (es. danza, ginnastica, pattinaggio): favoriscono comportamenti caratterizzati da grazia, agilità ed eleganza e sono associate a forme corporee e muscoli poco evidenziati, a tessuto adiposo ridottissimo; il mantenimento della potenza muscolare e di una massa corporea ridotta sono condizioni ottimali, ottenibili attraverso un efficace controllo del peso.
L’ attenzione psicologica in tema di alimentazione si focalizza prevalentemente sull’analisi dei disturbi alimentari. Si possono evidenziare due filoni principali di studio e di approccio allo studio dell’alimentazione in ambito sportivo:
– Approccio clinico: evoluzione, diagnosi e intervento sui disturbi dell’alimentazione
(es. anoressia, bulimia…)
– Approccio psicosociale: fattori psicosociali legati ai comportamenti alimentari, ai suoi disturbi, all’analisi di pratiche alimentari corrette (es. senso di autoefficacia)
L’auspicio è per un approccio integrato al problema corporeo.
Un aspetto studiato è quello legato al senso di auto-efficacia : “La self efficacy è la percezione e l’insieme delle convinzioni e aspettative riferite alle proprie capacità di organizzare e realizzare
azioni necessarie alla gestione delle situazioni di un particolare contesto” .
Le convinzioni di auto-efficacia influenzano il modo in cui le persone pensano, si sentono, trovano delle fonti di motivazione e agiscono ; il senso di auto-efficacia sembra influenzare la scelta di cibi sani, sembra essere elemento mediatore tra insoddisfazione del proprio corpo e comportamento alimentare, sembra essere un importante elemento.
Un senso di auto-efficacia positivo aumenta il verificarsi di pratiche e comportamenti alimentari
corretti ed equilibrati ; un’auto-percezione corporea positiva aumenta il verificarsi di pratiche e comportamenti alimentari corretti ed equilibrati . La percezione ed il supporto sociale positivo da parte di altri significativi (genitori, allenatori, amici) aumenta il verificarsi di pratiche e comportamenti alimentari corretti ed equilibrati.
In particolare, si sottolinea l’importanza delle convinzioni di autoefficacia personale come un aspetto da tenere in considerazione nel progettare attività per la promozione della salute e della qualità di vita delle persone ; un’ attenzione particolare deve essere dedicata all’analisi del concetto di auto-efficacia personale e della sua centralità in relazione ai comportamenti alimentari; a livello operativo, i programmi di intervento devono incentivare la pratica, anche moderata ma costante, dell’attività fisica e poter diffondere la conoscenza dei principi nutrizionali di base.
Dott.ssa Daniela Mastromauro
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